Vincenzo Nasini APE Confedilizia
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Rimborso Imu, vittoria di Confedilizia anche a Genova

Esenzione e rimborso Imu per i proprietari che non percepiscono il canone da inquilini morosi. Una vittoria di Confedilizia anche a Genova.

«Sarà poco ma almeno è esclusa anche la beffa di dover pagare imposte su canoni non percepiti per un immobile sottoposto a blocco fratti e quindi indisponibile in molti casi anche da due anni»

È questo il commento a caldo di Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente di Confedilizia nazionale, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto contenente le modalità di attuazione del rimborso della prima rata dell’Imu relativa all’anno 2021 per i proprietari locatori che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità.

Vincenzo Nasini Presidente APE Confedilizia Genova Superbonus dichiarazioneLa norma ha previsto – accogliendo una sollecitazione di Confedilizia, che ha chiesto e continua a chiedere anche il giusto risarcimento per tutti i proprietari soggetti al blocco degli sfratti – l’esenzione dal versamento dell’Imu per l’anno 2021 relativa all’immobile posseduto dalle persone fisiche che lo hanno concesso in locazione a uso abitativo e che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata sospesa sino al 30 giugno 2021. La stessa esenzione si applica anche a beneficio delle persone fisiche titolari di un immobile, concesso in locazione ad uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa, a seconda dei casi fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Poiché tale esenzione è giunta successivamente al versamento della prima rata dell’Imu 2021 (o del versamento dell’unica rata a saldo), la stessa disposizione ha previsto che per coloro che avessero già provveduto al versamento dell’imposta, fosse riconosciuto il diritto a ottenere il rimborso di quanto corrisposto.

Con il decreto  si stabilisce che per richiedere il rimborso bisogna presentare al Comune competente un’apposita istanza contenente, oltre alle generalità del contribuente e ai dati identificativi dell’immobile, i seguenti elementi:

“a) possesso dell’immobile; b) concessione dello stesso in locazione a uso abitativo; c) estremi del provvedimento con cui è stata ottenuta una convalida di sfratto per morosità entro il 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30.6.2021 oppure una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30.9.2021 o fino al 31.12.2021; d) estremi del versamento della prima rata o dell’unica rata dell’Imu riferita all’anno 2021; e) importo di cui si chiede il rimborso; f) coordinate bancarie”.

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CONFEDILIZIA: 500 GIORNI DI BLOCCO SFRATTI, C’ERA UNA VOLTA IL DIRITTO DI PROPRIETÀ

Genova tra le città italiane più danneggiate

Cinquecento giorni di blocco sfratti, cinquecento giorni di violazione del diritto (costituzionale) di proprietà da parte dello stesso Stato che dovrebbe garantirlo. Risale infatti al 17 marzo 2020 l’entrata in vigore del primo dei diversi provvedimenti di sospensione delle esecuzioni di rilascio, varati sia sotto il Governo Conte 2 sia durante l’Esecutivo Draghi.

«Le ferie e le vacanze, nonché le vittorie agli europei e alle olimpiadi delle quali si sono fatti belli i nostri politici, non fanno dimenticare che questo governo come i due Conte hanno violato reiteratamente la costituzione a danno della proprietà per regalare soldi agli sfaccendati del reddito di cittadinanza… A Genova e in provincia sono centinaia le famiglie in difficoltà a causa di queste norme incostituzionali. Si tratta spesso di pensionati e persone fragili, che hanno nel reddito da affitto un sostentamento» dice Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova.

Come noto, il blocco sfratti è stato recentemente prorogato:

  • al 30 settembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020;
  • al 31 dicembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dall’1 ottobre 2020 al 30 giugno 2021.

Formalmente, si è sbloccata la parte rimanente delle esecuzioni. Di fatto, però, non viene svolto alcun rilascio. Perché le ordinarie prassi dei procedimenti giudiziari contengono estesissime tutele per gli inquilini. Generalmente, infatti, la forza pubblica viene concessa solo dopo diversi infruttuosi accessi da parte degli ufficiali giudiziari, tutti a distanza di mesi l’uno dall’altro. Ma anche perché il lungo blocco ha ovviamente portato all’accumulo dei procedimenti.

«Il blocco sfratti? Un colpo alla mobilità del lavoro?»

In più, in diversi Comuni sono iniziati rituali vari – con la partecipazione di diverse autorità pubbliche – per dilatare ulteriormente i tempi. Sta di fatto che quasi ovunque non sono partiti neppure gli accessi. Peraltro, l’ultimo intervento legislativo (decreto “Sostegni”) ha comportato la proroga persino delle esecuzioni riguardanti mancati pagamenti dei canoni. Cosa che nulla ha a che fare con il Covid. Tale aspetto – insieme, fra gli altri, all’impossibilità di distinguere le singole situazioni concrete, mettendo a raffronto le esigenze del proprietario e quelle dell’occupante – è uno dei motivi che hanno indotto diversi Tribunali a segnalare alla Corte Costituzionale la possibile illegittimità della normativa. Dubbio, peraltro, già espresso dalla Consulta per un’altra disposizione di sospensione delle esecuzioni.

«Il blocco degli sfratti – ha dichiarato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – ha lasciato migliaia di famiglie senza reddito, senza la disponibilità del loro immobile e, ciononostante, persino costrette a sopportarne le spese. A partire da quelle condominiali, salvo il piccolo sollievo della cancellazione dell’Imu 2021. È, inoltre, un incentivo alla deresponsabilizzazione delle autorità pubbliche, che sarebbero chiamate a risolvere i problemi che il blocco scarica invece sui proprietari privati, persone fisiche e imprese. Ogni giorno in più di permanenza della sospensione è una ferita inferta all’affitto, ai futuri inquilini (specie i meno abbienti), alla mobilità del lavoro, all’economia tutta. Come è possibile che non lo si comprenda (o si finga di non comprenderlo)? È assurdo».

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CONFEDILIZIA GENOVA: UNA VIDEO CONFERENZA PER AFFRONTARE LA CRISI. AFFITTI COMMERCIALI E CASE VACANZE NEL MIRINO DEL VIRUS

Le associazioni territoriali italiane Confedilizia, compresa quella di Genova in persona col suo presidente, Vincenzo Nasini, e la delegazione di Chiavari con il segretario Luciano Maggi, si sono riunite in video conferenza questa mattina in collegamento tra loro e con  la sede centrale per fare il punto della

A sinistra Avv. Nasini, Presidente di APE Confedilizia Genova, a destra Arch. Maggi, segretario per la Delegazione di Chiavari

situazione di fronte all’emergenza corona virus che sta mettendo in ginocchio tutti i settori dell’economia e non risparmia nemmeno i proprietari di casa che rischiano anzi di essere tra i soggetti più colpiti. Gli effetti più dannosi si producono nel settore delle locazioni commerciali (per le quali si rende sempre più necessario un intervento di sostegno dello stato in primis con l’introduzione della cedolare secca) ma anche delle locazioni abitative : per entrambe si sta profilando il grave problema delle morosità sia incolpevole che volontaria.  Gravemente colpite anche le locazioni brevi e le locazioni turistiche che fino a  poco fa erano additate al pubblico ludibrio come il diavolo, come principale causa di “eccesso di turismo” e che sono di fatto crollate di fronte alla gravissima crisi che caratterizza tutto il comparto turistico. Problemi anche per il mondo condominiale, soprattutto per quanto concerne lo svolgimento delle assemblee ordinarie e straordinarie attualmente impossibile perché da un lato esse non si possono tenere con modalità frontale, mentre dall’altro lato la modalità telematica di svolgimento con partecipazione di singoli condòmini da remoto, incontra grandi difficoltà sia giuridiche (possibili impugnazioni da parte di condomini assenti) sia pratiche (scarsa diffusione tra i condomini e una popolazione prevalentemente anziana o molto anziana) dello strumento telematico, della pec e dell’uso del computer. Gravi difficoltà anche per l’organizzazione di eventi formativi e informativi alla luce dei divieto governativi di uscire alle abitazioni e di formare assembramenti nonché di aprire le sedi associative nelle quali tali eventi dovrebbero svolgersi. Confedilizia si sta attivando per organizzare subito dopo le festività Pasquali in varie forme e con varie modalità eventi telematici dei quali verrà data tempestiva informazione a associati, condomini, ed amministratori di condominio.
Superbonus 110 imprese a rischio danni ai proprietari per APE Confedilizia Genova
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Coronavirus: Confedilizia: “Su immobili garantire interventi urgenti”

“Confedilizia auspica che il decreto del presidente del Consiglio in corso di elaborazione contenga, al di là della puntuale indicazione delle singolo attività economiche escluse dal blocco, una sorta di clausola di salvaguardia che consenta l’effettuazione di intervento che abbiano carattere di urgenza”. Così in una nota Confedilizia.

Il problema, spiega Confedilizia, “si pone in particolare per gli immobili, sia in condominio sia singoli, che ogni giorno possono necessitare di riparazione nella loro struttura come nei relativi impianti (elettrici, termici, di ascensore, ecc.). Si tratta di una sollecitazione che giunge con forza dalle associazioni territoriali Confedilizia di tutta Italia e dalle migliaia di amministratori condominiali che alle stesse fanno riferimento.

“Il periodo di interruzione delle attività, se confermato sino al 3 aprile, non è breve. Occorre che il nuovo provvedimento del Governo sia tale da salvaguardare la salute dei cittadini ma, al contempo, da tranquillizzarli circa la possibilità di vedere risolti problemi, anche grevi, che potrebbero crearsi di qui alla fine del blocco”.

AdnKronos
22/03/2020

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Marinella e attualità nerviesi

La Marinella di Nervi è paragonabile ad un pugile sottoposto ad una serie di attacchi dal rivale.
Quando sembrava aver superato anni di insidie dalla burocrazia e tutto fosse pronto per l’inizio dei lavori, è arrivata la mareggiata a far partire da zero il conteggio.

Igor Mendelevich, amministratore unico della società vincitrice della gara nel 2016, dimostrando grande determinazione e spirito imprenditoriale, ha dichiarato di essere disponibile a convenire nuove condizioni e tempi e ad anticipare la somma di 247.000 euro, erogabili dalla Protezione Civile per la messa in sicurezza.
Il Comune pare disponibile alla ricostruzione della Marinella nella sua interezza, compresa la parte costruita in un secondo tempo.
Sarebbe così salvato un bene prezioso per la città ed il turismo. Il condizionale è d’obbligo, viste tutte le alterne vicende susseguitesi. La rinuncia alla ricostruzione della Marinella rappresenterebbe una dolorosa sconfitta per Nervi e per Genova.
L’esposizione ai parchi di Nervi dell’Euroflora 2018 è stato un ottimo successo, essendo stata realizzata in tempi ristrettissimi e superando i temuti problemi della viabilità nel ristretto borgo. Una felice regolamentazione dei flussi turistici ha permesso di ripartire gli ampi spazi di Corso Europa tra i cittadini ed i turisti in tempi alternati.
Il Presidente della Regione Liguria ed il sindaco di Genova, il 14 Febbraio 2020 hanno fatto un sopralluogo al cantiere della Marinella, garantendo il supporto delle Istituzioni locali al progetto. E’ un autentico impegno o solo una passerella pre elettorale per la Marinella? Le azioni ed i fatti nel corso dell’anno lo chiariranno. I nerviesi auspicano che la decisone politica sia stata definitivamente presa.

La mareggiata dell’autunno del 2019 ha portato molto materiale nello specchio acqueo recentemente dragato e grossi cumuli di alghe marine (posidonia).
La ripetuta presenza delle alghe dimostra che il fondale davanti alla passeggiata Anita Garibaldi è ritornata alla normalità, dopo l’eccezionale interramento attribuibile alla discarica consentita a Quinto in occasione dei lavori per creare Corso Europa (anni 60). Le correnti marine, negli anni, hanno spinto il materiale a Levante.
Quanto incassato dal Comune e dai trasportatori è stato speso, nel tempo, 100 volte in più dal Comune per i lavori di dragaggio.

La mareggiata 2019 ha distrutto buona parte della sede, al Porticciolo, della società Dilettanti Pesca Nervi (DpN) situata a ridosso del collegio Emiliani.
La società sportiva di pesca ha oltre 480 soci, è aperta alle iniziative di beneficienza e assicura, da cinquant’anni, pacifica convivenza fra i pescatori professionisti, i canoisti ed i velisti . Ai turisti assicura la possibilità di andare in mare utilizzando le proprie imbarcazioni, attrezzate per questo scopo dalla stessa società.
Della sede DpN si è salvata solo la parte destinata agli uffici, per le assemblee e le manifestazioni sociali è costretta a chiedere ospitalità al Collegio Emiliani o al castello di Nervi. La società è costretta a lottare contro la burocrazia per dotarsi, almeno, di un gazebo provvisorio come sede.
Al porticciolo la piscina Mario Massa sarà demolita per ripristinare la spiaggia, come mostra una foto del 1950, più confacente all’ambiente del porticciolo, nel passato utilizzato per il trasporto di merci e mercanzie, come ricordano i vecchi nerviesi.

E’ pronto un progetto per costruire una nuova piscina in via Campostano, con accesso da via Donato Somma. A breve sarà rinnovata la piscina nei pressi della torre Gropallo, dotata di una valida gestione sportiva.

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L’Associazione riceve solo su appuntamento da lunedì a mercoledì dalle h 9 alle h 17, giovedì a venerdì dalle h 9 alle h 13, per richieste e prenotazioni potete scrivere una mail a info@apegeconfedilizia.org o chiamare allo 010 565768 | 010 565 149


LE ISCRIZIONI PER IL CORSO DI FORMAZIONE INIZIALE OBBLIGATORIO PER AMMINISTRATORI CONDOMINIALI 24/25 SI CHIUDERANNO A METÀ DICEMBRE