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Dubbi e timori sulla riforma del Catasto: aumenteranno le tasse sulla casa

A Genova il presidente Spaziani Testa con il genovese Nasini esprimono dubbi e timori sulla riforma del Catasto: aumenteranno le tasse sulla casa

L’occasione è arrivata con la presentazione di “La casa del Nonno”, libro di Sandro Scoppa, romanzo e saggio dedicato al tema della casa, della proprietà immobiliare e dell’eccesso di norme. L’incontro si è svolto alla Sala Convegni di Carige: presenti, oltre lo stesso Scoppa, che è presidente di Confedilizia Calabria, il presidente nazionale Giorgio Spaziani Testa e il presidente Confedilizia Genova e Liguria Vincenzo Nasini.
Il volume, attraverso una appassionante e coinvolgente forma letteraria, veicola le problematiche degli affitti abitativi inserite in un contesto più ampio di storie e di affetti, a loro volta associate a puntuali riflessioni sui cambiamenti storici e sociali che hanno segnato lo scorrere del ventesimo secolo.
Inevitabilmente, nel corso dell’incontro, si sono toccati temi di attualità e in particolare quello della Riforma del Catasto. Secondo Spaziani Testa, il vero obiettivo della riforma sarebbe di aumentare il gettito delle entrate dello Stato.
«Il mio è molto più che un sospetto, visto che le raccomandazioni dell’Unione europea chiedono al nostro Paese di ridurre la pressione fiscale sul lavoro e di compensare tale riduzione con una revisione delle agevolazioni fiscali e una riforma dei valori catastali non aggiornati».
Nasini ha ricordato che in particolare a Genova e in provincia la riforma catastale potrebbe colpire duramente:
«Dobbiamo scongiurare le minacce di metter mano al catasto per aumentare la già smisurata pressione fiscale sugli immobili non vengano attuate. Per Genova e la Liguria la riforma del catasto potrebbe diventare l’ennesima stangata mascherata da riforma. In questi anni ne abbiamo già viste tante di questo genere»
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Il blocco della riforma del catasto una vittoria. Nasini: “Un’imposizione equa per combattere il nero”

L’avvocato Vincenzo Nasini

Ape Confedilizia Genova, Associazione della Proprietà Edilizia Genova, è stata in prima fila nella battaglia per bloccare una riforma del Catasto che avrebbe colpito duramente tanti piccoli proprietari; come spiega Vincenzo Nasini presidente della Confedilizia Genova e vice presidente nazionale. «La strada tracciata dalla Confedilizia è quella giusta. Se l’imposizione è equa i redditi emergono e il cosiddetto nero sparisce. Questa è la vera via per la lotta all’evasione non la tassa sui contanti di vecchietti e pensionati o sulle merendine dei nostri nipotini. Il catasto deve servire per garantire l’equità fiscale non come strumento surrettizio per fare cassa aumentando la già insopportabile pressione fiscale che strangola i proprietari di casa». Nelle ultime ore Nasini è rimasto in contatto con Giorgio Spaziani Testa, il presidente nazionale che è duramente intervenuto sull’ipotesi di riforma del catasto.
Nella bozza della nota di aggiornamento al Def (Nadef) diffusa nella serata di lunedì, si leggeva che “a completamento della manovra di bilancio 2020-2022, Il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio” 23 disegni di legge, fra i quali uno “recante riforma del catasto”. Nel testo ufficiale della Nadef pubblicato sul sito Internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze, i disegni di legge sono diventati 22, per effetto della cancellazione di quello relativo al catasto. Poche ore prima, nella registrazione della puntata della trasmissione televisiva di Porta a Porta, il Viceministro Misiani aveva anticipato tale proposito. «Nelle 24 ore che separano questi due avvenimenti c’è l’azione di Confedilizia, che dalle 20 di lunedì ha iniziato un’incessante opera di comunicazione pubblica, di contatti con i giornalisti, di interlocuzioni con la politica. Questa intensa attività, ovviamente condotta spesso in modo riservato, ha determinato il Governo a espungere dalla Nadef l’attuazione di una precisa raccomandazione della Commissione europea, che nei documenti Ue è esplicitamente finalizzata ad aumentare il gettito fiscale, cioè incrementare la tassazione sugli immobili.
Chi legge le nostre comunicazioni, segue il nostro sito e i nostri social network, ha potuto informarsi ora per ora sulla vicenda (compatibilmente con gli impegni lavorativi). Tuttavia, ogni tanto è il caso di soffermarsi sull’azione svolta da Confedilizia. Non per sciocchi autocompiacimenti, ma per consolidare la consapevolezza – almeno fra i nostri quadri dirigenti – del nostro ruolo, soprattutto in relazione al quotidiano rapporto con gli associati, che spesso ignorano quanto facciamo. Sui “social”, la reazione più frequente al dietrofront del Governo è improntata allo scetticismo: non c’è da fidarsi, vedrete che la ripresenteranno ecc. Riflessi comprensibili, visto come vanno le cose in politica ultimamente, e probabilmente fondati. Del resto, non abbiamo certo bisogno di leggere qualche commento di opinionisti seriali del web (quasi sempre non iscritti) per sapere quanto fugace sia qualsiasi accadimento che abbia a che fare con la politica dei nostri tempi. Così come siamo tutti ben consapevoli che la manovra di bilancio che si prepara sarà piena di rischi per la proprietà immobiliare».

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