Service tax per Commercianti Liguri. Le richieste di APE e Confedilizia
APE, Associazione Proprietà Edilizia di Genova, aderisce pienamente alle richieste effettuate dal Confedilizia nel corso dell’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Tre i punti fondamentali delle richieste, che se accolte avrebbero ricadute importanti anche per Genova e Provincia. Si parte dal ripristinare il blocco degli aumenti delle tasse locali per evitare che si accresca l’elevatissima imposizione tributaria di natura patrimoniale gravante sugli immobili dicono all’associazione. Tra le richieste dell’associazione dei proprietari di immobili anche la stabilizzazione della cedolare secca per gli alloggi a canone concordato, incentivi all’investimento immobiliare da parte delle società e l’introduzione di una “service tax”, un tributo unico in sostituzione degli attuali tributi locali, in particolare Imu e Tasi, ma senza dimenticare la Tari. Anche la cedolare secca sui negozi, introdotta con la manovra, dovrebbe essere «una misura stabile e non estemporanea» e per questo va cancellato il riferimento ai soli contratti stipulati nel 2019.
In caso contrario si comprometterebbe «la realizzazione degli stessi obiettivi del Governo, verosimilmente consistenti nel favorire la re immissione sul mercato di locali commerciali abbandonati». Confedilizia chiede anche che i negozi sfitti vengano esentati dall’Imu; provvedimento quest’ultimo che per Genova e Provincia avrebbe valore particolarmente rilevante, visto anche l’elevato numero di negozi attualmente sfitti.