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L’esame in Parlamento del Def sia l’occasione per dare messaggi chiari al Paese

Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa

 “Inizia oggi il percorso del Documento di economia e finanza. Se è vero che il testo del Governo è prettamente ricognitivo, i Gruppi parlamentari hanno invece l’occasione – attraverso le risoluzioni che presenteranno sul documento, alla Camera e al Senato – per iniziare a inviare qualche segnale concreto al Paese e, in particolare, al mondo economico.

Il settore immobiliare ha presentato, prima delle elezioni del 4 marzo, dieci proposte mirate a favorire il rilancio di un comparto che è tradizionalmente – soprattutto in Italia – un formidabile traino per la crescita e per la creazione di posti di lavoro. Le famiglie e le imprese che hanno investito o che operano nell’immobiliare, poco appassionate alle tattiche e alle contro-tattiche di questi giorni, attendono indirizzi chiari perché il settore sia liberato dai vincoli normativi e fiscali che lo frenano e sovente lo paralizzano.

Le azioni da svolgere sono tante. L’onere tributario sul comparto deve essere certamente ridotto e reso equo, dopo l’incremento a 21 miliardi di euro annui di quello patrimoniale. In sede locale va previsto un vero tributo sui servizi, deducibile dal reddito per tutti e a carico di colui che occupa il bene. I locali commerciali devono essere salvati dalla condanna all’abbandono, liberalizzandone i contratti di locazione, introducendo una cedolare secca e disponendo sgravi per le tasse comunali, con esenzione in caso di sfitto. Vanno stabilizzati gli incentivi per gli interventi di manutenzione, riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio, oltre che stimolata la rigenerazione urbana. È necessario fornire ai locatori garanzie di rientrare in possesso dell’immobile in tempi certi in caso di morosità o a fine contratto. Occorre favorire lo sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare diffusa, così valorizzando anche il nostro esteso patrimonio di interesse storico-artistico.

Le proposte sono in campo. Servono forze politiche pronte ad assumersi l’impegno a metterle in cantiere”.

Qui il testo del Manifesto per il rilancio del settore immobiliare

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Elezione cariche di Confedilizia

Dopo l’ing. Attilio Viziano, Presidente della Confedilizia  dal 1979 al 1990, del dott. Enzo Gardella, tesoriere nazionale dal  1991 al 2015, l’avv. Vincenzo Nasini, Presidente Confedilizia di Genova, ai vertici della Confedilizia, essendo stato eletto alla carica di Vice Presidente Nazionale dal Consiglio Direttivo svoltosi il 19 aprile.

L’avv. Nasini entra cosi a far parte del comitato di presidenza, composto anche, oltre che dal Presidente Nazionale, avv. Giorgio Spaziani Testa , dal tesoriere dott. Dario Dal Verme, dal Pres. Centro Studi, avv. Corrado Sforza Fogliani, avv. Prospero Pizzolla di Napoli, avv. Pier Luigi Amerio di Torino, avv. Paolo Scalettaris  di Udine, avv. Nino Scripelliti di Firenze, avv. Achille Lineo Colombo Clerici di Milano, ing. Paolo Pietrolucci di Roma, comm. Michele Vigne di Belluno.

La nomina dell’avv. Nasini rappresenta, oltre che un attestato per l’attività  svolta in difesa e assistenza dei proprietari di casa in sede locale e nazionale, un riconoscimento per il ruolo dell’APE Confedilizia di Genova nell’attività Confederale.

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Confedilizia: Spaziani Testa rieletto presidente

Giorgio Spaziani Testa è stato rieletto Presidente di Confedilizia. A confermarlo nella carica, per il triennio 2018-2020, è stato il Consiglio direttivo della Confederazione della proprietà immobiliare, che ha deliberato anche in merito al Comitato di Presidenza, che sarà composto da Pier Luigi Amerio, Achille Lineo Colombo Clerici, Dario dal Verme (Tesoriere) Vincenzo Nasini, Paolo Pietrolucci, Prospero Pizzolla, Paolo Scalettaris, Nino Scripelliti, Corrado Sforza Fogliani (Presidente del Centro studi) e Michele Vigne.

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Smentita la teoria Ocse-Fmi-Ue sulle tasse “buone”

Si richiama l’attenzione sull’allegato articolo del Giornale – già segnalato stamattina con la selezione della Rassegna Stampa Confedilizia via mail – che dà conto della imminente pubblicazione su una prestigiosa rivista economica internazionale (International Tax and Public Finance) di uno studio di quattro economisti italiani (Donatella Baiardi, Paola Profeta, Riccardo Puglisi e Simona Scabrosetti) di particolare interesse per la proprietà immobiliare.

Lo studio – dal titolo Tax Policy and Economic Growth: Does It Really Matter? – confuta infatti, attraverso solidi argomenti, la tesi (portata avanti, in particolare, dall’Ocse, dal Fondo monetario internazionale e dalla Commissione Ue) secondo la quale alcuni tributi (come quelli sui consumi e quelli sugli immobili) sarebbero meno “distorsivi” per la crescita o, addirittura, “growth-friendly” (favorevoli alla crescita; letteralmente, “amici della crescita”).

Si tratta di un approfondimento che Confedilizia ha seguito sin dal suo avvio e che vede ora una consacrazione – particolarmente necessaria in ambito scientifico – attraverso la pubblicazione su una rivista di riconosciuta autorevolezza a livello internazionale.

La nostra attività tesa a contestare il teorema delle tasse buone e delle tasse cattive proseguirà – come preannunciato in occasione dell’assemblea dello scorso 4 aprile, quando era stata anticipata anche la notizia data oggi dal Giornale – sia in sede di dibattito pubblico sia attraverso un’azione diretta nei confronti delle citate organizzazioni internazionali. Nel frattempo, le Associazioni territoriali sono vivamente invitate a diffondere i contenuti dell’articolo.

 

L’articolo del Giornale in versione web, utile per la condivisione sui social:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/economisti-smontano-patrimoniale-dellocse-tasse-frenano-1516193.html

Un tweet del Presidente a commento della notizia:

https://twitter.com/gspazianitesta/status/986145120876625921

 

Scarica la versione in pdf dell’articolo:

Il Giornale 17.04.2018

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Confedilizia su proposta patrimoniale dell’OCSE

“L’Ocse dice che in Italia sarebbe utile introdurre un’imposta patrimoniale perché c’è concentrazione di ricchezza e vanno ridotte le diseguaglianze. In attesa che una di queste organizzazioni internazionali così prodighe di consigli fornisca finalmente una ricetta per creare ricchezza anziché per distruggerla, informiamo l`Ocse che nel nostro Paese una patrimoniale c’è già: si chiama Imu-Tasi, vale 21 miliardi di euro l’anno e ha già provveduto ad annientare il settore immobiliare, favorendo la chiusura di imprese, la perdita di posti di lavoro e la contrazione dei consumi. Rimangono i soldi dei conti correnti e il risparmio finanziario, ma quelli, a differenza degli immobili, prenderanno il largo alle prime avvisaglie di un Governo che dia l’impressione di voler seguire suggerimenti così sciagurati”.

Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa

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L’Associazione riceve solo su appuntamento da lunedì a mercoledì dalle h 9 alle h 17, giovedì a venerdì dalle h 9 alle h 13, per richieste e prenotazioni potete scrivere una mail a info@apegeconfedilizia.org o chiamare allo 010 565768 | 010 565 149


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