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GenovaPost – 31/01/19 – Confedilizia Genova, prima riunione del Gruppo Giovani

Genova – Si è svolta quest’oggi la prima riunione operativa del Gruppo Giovani Ape Confedilizia, che ha appena composto il nuovo organigramma e deciso le linee d’azione per il 2019. Il Gruppo Giovani dell’Associazione della Proprietà Edilizia si prefigge lo scopo di portare a conoscenza del pubblico giovanile il settore della proprietà edilizia, in continua evoluzione e caratterizzato da una sempre maggiore complessità. Il Gruppo Giovani dell’Associazione Proprietà Edilizia di Genova e Provincia, fondato nel Marzo 2015, è formato da Avvocati, Geometri, Architetti, Ingegneri, Amministratori di Condominio e Studenti Universitari di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Lo stesso si prefigge l’obiettivo di offrire al pubblico, giovanile e non solo, informazioni, conoscenze ed esperienze lavorative relativamente al settore immobiliare. Il nuovo presidente è Errico Bancheri. Due i vice presidenti: Mauro Prete e Valentina Penna, segretario è Alessandra Malatto, responsabile comunicazioni Cristina Nasini; del consiglio fanno parte: Annalaura Ghigliotti, Alessandro Botto, Alessandro Torri, Angelo Usai, Daria Nicora, Federico Spadavecchia, Marina Aprile ed Emanuela Predasso.

Dopo aver incontra il residente di Confedilizia Ape, Vincenzo Nasini, i giovani hanno iniziato a lavorare. «Il nostro impegno è prima di tutto per raccontare l’attività di Confedilizia nelle scuole, con incontri già previsti nell’ambito dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro – spiega il presidente Errico Bancheri – lo scopo è quello di spiegare ai giovani quali sono le possibilità occupazionali che offre un settore fondamentale nella vita economica del Paese, come è appunto quello della proprietà edilizia. Porteremo le nostre conoscenze in tutto il territorio della Città Metropolitana e avremo anche una serie di incontri istituzionali nelle varie sezioni delegate, sia nel Levante genovese sia in Valpolcevera dove l’impegno di Ape-Confedliza va letto anche nella prospettiva di un rilancio del territorio colpito dal crollo di ponte Morandi».

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GenovaQuotidiana – 27/12/18 – Anche l’associazione dei datori di lavoro delle colf per gli sfollati di Ponte Morandi

Continua la raccolta fondi per le vittime della tragedia del Ponte Morandi avviata da Confedilizia a livello nazionale e coordinata da Ape, Associazione della Proprietà Edilizia di Genova. In questi giorni il presidente di Ape Confedilizia Genova, Vincenzo Nasini, ha ricevuto un corposo assegno da 5 mila euro da parte di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, costituita nel 1983 per rappresentare e tutelare la categoria delle famiglie che hanno alle loro dipendenze dei collaboratori domestici. Con l’assegno è arrivata anche una lettera di accompagnamento con la quale si spiega che «Il Comitato esecutivo della Assindatcolf, ricorrendo il 35º della nascita dell’Associazione, ha deciso di devolvere un contributo in favore delle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case in conseguenza del crollo del Ponte Morandi.Abbiamo provveduto ad effettuare un versamento di 5.000 euro al conto da Voi comunicato, indicando come causale Confedilizia per Genova» – ha scritto Teresa Benvenuto, segretario nazionale Assindatcolf. Una notizia molto importante, che conferma il successo dell’iniziativa avviata subito dopo il disastro e che è arrivata pochi giorni prima di Natale: «Grazie alla forte e ramificata rete di associazioni locali che fanno capo a Confedilizia e anche alla solidarietà di altre associazione, come appunto Assindatcolf, proseguiamo la nostra campagna di raccolta fondi». Dalle piccole città della provincia italiana ai capoluoghi, fino alle metropoli. Sono circa 200 le sedi territoriali di Confedilizia, che stanno raccogliendo denaro a favore degli sfollati genovesi di Ponte Morandi. Una solidarietà che, come aggiunge Nasini «Conferma che l’appello lanciato a livello nazionale è stato raccolto in tutta Italia. Segno che i nostri associati hanno compreso l’importanza dell’iniziativa e che c’è un desiderio diffuso di dare una mano a Genova». L’Associazione della Proprietà Edilizia-Confedilizia di Genova, in collaborazione con la Confedilizia nazionale, si era infatti attivata, a pochi giorni dal crollo del viadotto autostradale, per fare la propria parte affinché le problematiche abitative degli sfollati possano essere, seppur in piccola parte, mitigati dalla generosità dei cittadini, con una libera donazione alla causa. «Abbiamo persone che hanno dato qualche decina d euro, altre cifre più rilevante – aggiunge Nasini – ma quel che conta non è l’importo ma il comune sentire che si è diffuso attorno alla tragedia. Noi, naturalmente, ringraziamo tutti quelli che hanno dato il loro contributo e quelli che lo daranno». Perché l’iniziativa sta proseguendo: è sempre attivo il conto corrente dedicato alla raccolta fondi volontaria la cui somma verrà devoluta direttamente e senza intermediazioni agli sfollati.

Il conto corrente presso la Banca Passadore Sede di Genova corrisponde al seguente IBAN intestato all’Associazione della Proprietà Edilizia di Genova:

IT 13 O 03332 01400 000000961407

Nella causale dovrà essere indicata la dicitura “Confedilizia per Genova”. Si precisa che il versamento dovrà essere effettuato esclusivamente sul conto corrente dedicato. Non dovranno essere effettuati accrediti presso l’Associazione.

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GenovaPost – 10/12/18 – Compravendite di negozi, Confedilizia: «Crollo record, serve più coraggio nella cedolare secca»

Genova – «Sono crollate del -22,9% le compravendite di negozi e laboratori a Genova nel terzo trimestre del 2018 rispetto al terzo trimestre del 2017»: lo segnala Confedilizia analizzando i dati dell’Agenzia delle Entrate da cui emerge che nelle principali città italiane per dimensione demografica (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Bologna e Firenze), le compravendite di uffici e studi privati sono diminuite in media del 27,9%.

«Sono numeri sconcertanti, che dimostrano quanto urgente sia intervenire attraverso riduzioni fiscali in questo comparto così importante dell’immobiliare. La prima occasione utile è data dal prossimo esame in Senato del disegno di legge di bilancio, dove il Governo ha previsto un avvio troppo timido di una misura – la cedolare secca sugli affitti – che, se introdotta in modo più coraggioso, consentirebbe di dare nuova vita ad un mercato in grave crisi», dichiara il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa.

Il vice presidente di Confedilizia e presidente di APE, Associazione Proprietà Edilizia Genova, Vincenzo Nasini ha confermato la consistenza del caso Genova: «E’ un trend negativo che nasce con la crisi economica ed è stato aggravato da alcune manovre a cominciare da quella di Monti. . La città rischia di perdere una parte del suo tessuto commerciale e, in alcune zone, già è totale la desertificazione commerciale. Occorre reagire con una nuova legislazione che estenda la cedolare secca anche agli affitti commerciali. Per Genova occorre estendere anche il doppio canale libero e agevolato anche in questo settore. Con Bisogna dare più flessibilità e libertà a chi contrae i contratti, incidendo anche sulle spese di avviamento e prelazione, che invece oggi sono bloccate da una legge che risale al 1978. Il Comune di Genova può fare la sua parte con una fiscalità che tenga conto dell’attuale situazione».

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