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Written by APE Genova

Case occupate e risarcimenti: buone notizie per 207 genovesi

Una svolta importante la sentenza della Corte di Cassazione che questa settimana ha valutato una sentenza della Corte d’Appello civile di Trieste, i cui giudici avevano negato il risarcimento alla società proprietaria di un immobile occupato; gli ermellini hanno al contrario riconosciuto il diritto ai proprietari di case occupate di essere sempre risarciti, senza la necessità di produrre prove a dimostrare il danno subito.

La nuova sentenza dispone così un nuovo appello per calcolare e liquidare il risarcimento alla parte lesa. La decisione della Cassazione potrebbe essere un punto di svolta per le occupazioni abusive di case private. La notizia, riportata dal Messaggero nei giorni scorsi, evidenzia come la Corte si sia concentrata sull’impostazione sbagliata della sentenza d’appello triestina.

Il secondo grado giudizio aveva decretato infatti che il danno di occupazione illegittima è superato solo se si accerta che il proprietario si è intenzionalmente disinteressato dell’immobile
Secondo la Cassazione invece i proprietari non devono dimostrare la loro volontà di mettere a reddito il bene immobile, a prescindere che intendano affittarlo, utilizzarlo o venderlo. Poiché in questo caso la parte lesa era una società con la locazione di immobili nel proprio oggetto sociale, risulta evidente che abbia avuto un danno dall’occupazione abusiva, danno che ora deve essere risarcito.

Contestata quindi la sentenza della Corte d’appello civile di Trieste, che malgrado il danno in “re ipsa” aveva osservato una «carenza probatoria in merito all’interesse dei proprietari rispetto alla sussistenza di un diverso utilizzo fruttifero dei medesimi, incorrendo in un manifesto errore di interpretazione della giurisprudenza più recente in materia, con conseguente contraddizione».

La Cassazione decreta invece che la valutazione del risarcimento danni, se il danno non può essere “provato”, può basarsi sul parametro dei canoni di locazione del mercato.

La sentenza della Cassazione potrebbe essere significativa anche per i 207 genovesi proprietari di case occupate abusivamente.
Una buona notizia per tutti, commenta Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova:

«Al di là del l’importante principio sancito la pronuncia costituisce una forte affermazione della tutela del proprietario contro le occupazioni abusive. Anche in città le situazioni del genere non mancano».

Secondo Confedilizia nel capoluogo ligure si riscontrano 207 casi di abitazioni occupate abusivamente, alcuni dei quali si trascinano da anni.

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Case occupate: svolta della Corte di Cassazione

“I proprietari delle case occupate abusivamente vanno sempre risarciti“.

La decisione della Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte d’appello civile di Trieste in materia di risarcimenti.
La Corte di Cassazione ha indetto un nuovo appello perché venga calcolato e liquidato il risarcimento alla parte lesa: la società in questione aveva nel suo oggetto sociale la locazione d’immobile e con l’occupazione indebita aveva perduto il diritto di godimento del bene.

L’avv. Vincenzo Nasini, vice presidente di Confedilizia Nazionale e presidente di APE Confedilizia Genova e Provincia, si esprime sulla vicenda, sottolineando come, al di là dell’importante principio sancito, la pronuncia costituisca una forte affermazione della tutela del proprietario contro le occupazioni abusive.

Secondo la Corte d’appello civile triestina il danno di occupazione illegittima è superato quando si accerti che il proprietario si è intenzionalmente disinteressato dell’immobile. Per i giudici della Cassazione invece i titolari del bene non dovevano produrre alcun accertamento sulla volontà di affittarlo, utilizzarlo o venderlo. Nel testo della sentenza si sottolinea come si sia posto l’accento sull’impostazione sbagliata:

“nel caso di occupazione senza titolo di bene immobile da parte di un terzo, fatto costitutivo del diritto del proprietario al risarcimento del danno da perdita subita è la concreta possibilità di esercizio del diritto di godimento, diretto o indiretto mediante concessione del godimento ad altri dietro corrispettivo, che è andata perduta”.

 

incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni Ape Confedilizia
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L’incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni

“Nell’incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni, il Vice Presidente Salvini, i Ministri Giorgetti, Urso, Fitto e Schillaci, abbiamo ribadito la posizione della Confedilizia sul disegno di legge di bilancio (in particolare a proposito di affitti brevi e plusvalenza superbonus), abbiamo chiesto che venga al più presto attuata la parte della riforma fiscale che prevede l’introduzione della cedolare secca per le locazioni non abitative e abbiamo ribadito il nostro apprezzamento per l’efficace azione di contrasto svolta dal Governo nei confronti degli obblighi previsti dalla proposta di direttiva Ue ‘case green’.

Sugli affitti brevi, in particolare, abbiamo evidenziato alla Premier che si tratta di una risorsa da valorizzare e non di un fenomeno da scoraggiare. Tuttavia, se l’intento del Governo è quello di favorire le locazioni di lunga durata in alcune città, abbiamo espresso il parere che la strada da seguire non sia quella delle norme punitive bensì quella degli incentivi e delle tutele. Quanto agli incentivi, abbiamo proposto l’abbattimento dell’Imu in caso di utilizzo dei contratti a canone concordato. Quanto alle tutele, abbiamo suggerito di accelerare gli sfratti attraverso l’affidamento delle esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari”.

Giorgio Spaziani Testa
Presidente Confedilizia

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Cedolare secca, affitti brevi e Superbonus

Le critiche di Ape Confedilizia Genova alle proposte di legge di Bilancio.
A rischio nuova stangata 11.000 proprietari di appartamenti tra Genova e Provincia

Se il Governo vuole veramente favorire gli affitti lunghi deve eliminare o ridurre l’Imu e accelerare i processi di sfratto, non certo adottare delle norme fiscali punitive. Lo ha detto il presidente confederale, Giorgio Spaziani Testa, davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera in un’audizione che ha avuto per oggetto il disegno di legge di Bilancio 2024. E lo ribadisce oggi anche Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova e vicepresidente nazionale:

«La nostra città e la nostra provincia rischiano di essere fortemente penalizzate dalle scelte che si stanno facendo. La questione più spinosa è quella della cedolare secca sui redditi derivanti da locazioni brevi. Questa misura rappresenta l’ennesimo tentativo di colpire la proprietà privata. La mia contrarietà resterebbe anche qualora la norma approvata in Consiglio dei ministri fosse, come preannunciato, modificata nel senso di escludere l’incremento di tassazione in caso di locazione breve di un solo appartamento».

A Genova il mercato degli affitti brevi è in crescita e rappresenta una risorsa per la città:

«L’offerta turistica è aumentata grazie a questa tipologia di contratto e tutta la città ne beneficia e oggi sono circa 11.000 gli appartamenti in locazione breve tra la città, le riviere e l’entroterra. Se l’intento del Governo è quello di favorire le locazioni di lunga durata, la strada da seguire non è quella delle norme fiscali punitive bensì quella degli incentivi e delle tutele».

Quanto agli incentivi, la Confederazione ha proposto l’azzeramento dell’Imu – o, in subordine, il suo dimezzamento – in caso di locazione degli immobili abitativi attraverso i contratti cosiddetti concordati, a canone calmierato (l’onere sarebbe di circa 250 milioni di euro nella prima ipotesi e di circa 80 nella seconda) e un chiarimento legislativo circa l’applicabilità in tutta Italia della cedolare secca al 10 per cento per gli stessi contratti.
Per quanto concerne, invece, le tutele, Confedilizia suggerisce di accelerare gli sfratti attraverso l’affidamento delle esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari. Un’ulteriore critica è stata sollevata sulla disposizione che prevede la tassazione delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal superbonus.

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Confedilizia festeggia 140 anni nel ricordo di Corrado Sforza Fogliani
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Confedilizia festeggia i suoi 140 anni nel ricordo di Corrado Sforza Fogliani

Confedilizia festeggia i suoi 140 anni nel ricordo di Corrado Sforza Fogliani con questo video

Una storia che inizia a Genova nel 1883 con la prima “Associazione fra i proprietari”, impulso per la nascita di molte altre Associazioni. Esperienze diverse per unico obiettivo: tutelare la proprietà immobiliare.

Con gli stessi valori, libertà e indipendenza.

Sarà naturale nel 1915 dare vita a un’unica Confederazione. Avere una sola voce a livello politico, economico e sociale.
Essere una sola realtà fatta di battaglie e uomini, come Corrado Sforza Fogliani.

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