Vincenzo Nasini Presidente APE Confedilizia Genova
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Coworking hotel, supercondominio, ecobonus e la mina vagante dell’articolo 4 della finanziaria. Domani Ape-Confedilizia Genova s’interroga su questioni vecchie e nuove

Domani, venerdì 29 novembre, dalle 14.30 alle 19 circa, si svolgerà “Questioni vecchie e nuove di diritto condominiale”, convegno, che si terrà al Bi&Bi Service di via XX Settembre 41 a Genova. Nel corso dell’incontro, che vedrà l’intervento di molti esperti, si dibatteranno temi di attualità. Dopo la registrazione dei partecipanti e la presentazione del convegno, alle 15 Barbara Gambini, avvocato del Foro di Pisa, farà una relazione su “Il coworking e il condhotel”, due tipologie di utilizzo turistico immobiliare innovative: il condhotel è l’esercizio alberghiero aperto al pubblico che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale. Il coworking hotel è un po’ ufficio e un po’ albergo. Roberto Triola già presidente di sezione della Corte di Cassazione, interverrà sul “Supercondominio nella giurisprudenza e nella prassi”. Alle 16 Alessandro Gallucci, avvocato del Foro di Lecce, interverrà su “Danni da infiltrazioni, le responsabilità del condominio. Poi alle 16.30 Vincenzo Nasini, avvocato e presidente di Ape Confedilizia parlerà sul tema della “Contabilità condominiale: questioni giuridiche e aspetti controversi in dottrina e in giurisprudenza”. Alle 17 relazione di due tributaristi, Venanzio Mantero e Maurizio Pucci” su “Rendiconto condominiale e bilancio societario”. Mentre alle 17.30 Angelo Sciaccaluga farà una relazione su “Ecobonus, sisma bonus e cessione del credito”. Alle 18 Vincenzo Nasini chiuderà con il suo secondo intervento su “L’articolo 4 del decreto fiscale: una mina vagante per condomìni, proprietari di casa e famiglie”. Un argomento, quest’ultimo attualissimo. L’articolo 4 è la norma contenuta nel decreto fiscale su ritenute e compensazioni in appalti e subappalti, che rischia di essere devastante per milioni di famiglie ove non si escludessero i condomìni dal suo ambito di applicazione. Ad avviso di Confedilizia, occorre intervenire in sede di conversione del decreto per porre rimedio ad una previsione che, così com’è attualmente formulata, pone a carico del condominio delicati quanto gravosi adempimenti i cui costi necessariamente verrebbero a gravare su tutti i proprietari di casa. A tal fine, Confedilizia ha promosso negli scorsi giorni la presentazione di una serie di emendamenti volti sia ad escludere i condomini dall’applicazione della norma sia a sopprimere in toto l’articolo 4.

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Convegno “Questioni vecchie e nuove di diritto immobiliare”

Venerdì 29 novembre si terrà, in Via XX Settembre 41/5 (3°piano), il convegno “Questioni vecchie e nuove di diritto immobiliare”.
L’incontro si terrà presso il Centro Convegni Bi&Bi Service dalle ore 14.30 alle 18.30.

Al termine seguirà aperitivo.

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Confedilizia: escludere il condominio dall’articolo 4 del Decreto Fiscale

La norma contenuta nel decreto fiscale su ritenute e compensazioni in appalti e subappalti sarà devastante per milioni di famiglie ove non si escludessero i condominii dal suo ambito di applicazione.
Così Confedilizia, commentando l’articolo 4 del decreto fiscale, ora all’esame della Camera per la conversione in legge, che stabilisce, a pena di pesanti sanzioni, che il committenrte che affidi il compimento di un’opera o di un servizio ad un’impresa è tenuto – per i lavori direttamente impiegati nell’esecusioone di queste attività – al versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati. Ad avviso di Confedilizia, occorre intervenire in sede di conversione del decreto per porre rimedio ad una previsione che, così com’è attualmente formulata, pone a carico del condominio delicati quanto gravosi adempimenti i cui costi necessariamente verrebbero a gravare su tutti i proprietari di casa. A tal fine, Confedilizia ha promosso negli scorsi giorni la presentazione di una serie di emendamenti volti sia ad escludere i condominii dall’applicazione della norma sia a sopprimere in toto l’articolo 4.

Roma, 12 novembre 2019

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APE Confedilizia, lunedì incontro pubblico: il caso degli amministratori di codominio e gli affitti “Airbnb”

Temi importanti quelli che saranno trattati lunedì prossimo, 11 novembre, nei locali della delegazione Nervi di Ape Confedilizia, la più importante associazione della proprietà edilizia. L’incontro aperto alla cittadinanza si terrà dalle 15.30 alle 18.30 in via dei Vassalli 1, angolo viale Franchini, presso la chiesa di San Siro. Due i relatori che interverranno e daranno spunto per un pubblico dibattito. L’avvocato Raffaella Gualco interverrà sulle principali questioni e novità sull’amministratore di condominio: «Quella dell’amministratore di condominio è una figura professionale fondamentale e non sempre considerata nella maniera adeguata. Spesso ci si rivolge a persone che non sono preparate, immaginando di risparmiare dei soldi; e altrettanto spesso ci si ritrova con dei problemi da affrontare, se non – nelle situazioni limite – direttamente in tribunale. Nel corso dell’incontro spiegherò per quale ragione è molto conveniente se non fondamentale, rivolgersi a professionisti preparati. Mai come in questo caso vale la regola che chi più spende più guadagna » – dice l’avvocato Gualco anticipando parte del suo intervento. Ape Confedilizia, con il presidente Vincenzo Nasini, persegue da tempo un’attività formativa per amministratori di condominio, che si svolge presso la sede di via XX Settembre a Genova. Il secondo intervento dell’incontro vedrà Silvio Boccalatte intervenire sul tema dei contratti transitori che a Genova stanno diventando importanti.  Si tratta degli affitti brevi, spesso nell’ambito delle piattaforme social web come Airbnb. Ape-Confedilizia Genova persegue da tempo una campagna informativa, pur restando contraria all’istituzione di un codice obbligatorio per le locazioni turistiche. Una contrarietà ragionata che parte da alcune considerazioni: «Nello specifico il codice è inutile, in quanto si deve dotare di esso la maggior parte delle abitazioni, posto che le stesse, pur non avendo espressamente vocazione turistica, potrebbero essere utilizzate almeno una volta nel corso dell’anno per locazione turistica. Con il passare del tempo, si potrebbe arrivare al paradosso di avere tutte le abitazioni della Liguria dotate di codice». La proposta di Confedilizia è ben diversa: «Per arrivare al sistema di raccolta e monitoraggio, Confedilizia propone di perfezionare la comunicazione tramite “Alloggiati Web” al fine di fornire a tutti i soggetti interessati (Stati, regioni, Comuni) i dati di cui necessitano. A tale fine sarebbe sufficiente che il Ministero degli Interni, quando riceve la comunicazione degli ospiti, trasferisse agli enti indicati i dati in suo possesso. A questo modo, con una comunicazione unica, i vari interessi in gioco sarebbero soddisfatti senza un’eccessiva e inutile burocrazia, con costi minimi per i cittadini e per lo Stato».
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Confedilizia: incontro con il Pd sulla manovra

Proseguono gli incontri di Confedilizia con i Gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione in vista dell’esame della manovra economica per il 2020. Dopo Forza Italia e Fratelli d’Italia, è stata la volta del Partito democratico, mentre martedì prossimo è in programma un incontro con il Movimento Cinque Stelle.
Agli esponenti del Pd, i rappresentanti di Confedilizia hanno anzitutto manifestato le preoccupazioni della proprietà immobiliare per l’annunciato aumento della cedolare secca del 10% sugli affitti abitativi a canone calmierato (fortemente criticato anche dai Sindacati inquilini), che proprio due Governi a guida Pd hanno prima introdotto e poi confermato, rispettivamente nel 2014 e nel 2017.
Sempre a proposito di locazioni, Confedilizia ha espresso l’auspicio che venga confermata la cedolare secca del 21% sugli affitti dei negozi, istituita con la legge di bilancio dello scorso anno – su sollecitazione anche delle associazioni di commercianti – per i soli contratti stipulati nell’anno 2019.
Quanto all’Imu e alla Tasi, Confedilizia ha ribadito l’urgenza di una riduzione del carico fiscale di questa patrimoniale sugli immobili da 22 milirdi di euro l’anno, tornando a rimarcare che una mera unificazione dei due tributi non porterebbe alcuna utilità, specie se si perdessero i pur minimi riferimenti ai servizi contenuti nella Tasi che, anzi, andrebbero rafforzati.
Da ultimo, la Confederazione della proprietà immobiliare ha formulato una precisa proposta tesa a superare il trattamento fiscale discriminatorio nei confronti delle società immobiliari per gli immobili abitativi locati.

Roma, 25 ottobre 2019

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LE ISCRIZIONI PER IL CORSO DI FORMAZIONE INIZIALE OBBLIGATORIO PER AMMINISTRATORI CONDOMINIALI 24/25 SI CHIUDERANNO IL 5 NOVEMBRE