Written by APE Genova

Confedilizia consegna alla fondazione “Por Colombia” i fondi per i figli delle vittime del Ponte Morandi nel ricordo di Henry Diaz

Toccante incontro tra Emmanuel Diaz e Vincenzo Nasini

Genova venerdì 13 settembre 2019. I fondi raccolti dopo la tragedia del Ponte Morandi da Ape Confedilizia Genova in tutta Italia, grazie al coinvolgimento di tutte le sezioni Confedilizia del Paese, serviranno a finanziare un progetto di istruzione in Colombia. E’ questa la scelta fatta in comune accordo tra Vincenzo Nasini, presidente di Confedilizia Genova e vice presidente nazionale, e i famigliari di Henry Diaz, lo studente genovese di origine colombiana scomparso il 14 agosto del 2018. Emmanuel Diaz, fratello di Henry, e Nasini si sono incontrati questo’oggi nella sede di via XX Settembre dell’associazione per dare vita a questa bellissima iniziativa. Con loro anche Eleonora Cairoli, presidente della Fondazione “Italia por Colombia”, fondata qualche anno fa dal campione del calcio Ivano Cordoba. «La raccolta di fondi era stata avviata a favore delle giovani vittime del Ponte Morandi. Noi all’inizio di quest’anno avevamo deciso di utilizzare il denaro a favore dei famigliari di Henry Diaz, un ragazzo che stava studiando ed era fortemente impegnato nel sociale. La sua storia ci aveva molto colpiti. Oggi ci fa molto piacere che i famigliari abbiamo deciso di utilizzare queste risorse per altri ragazzi che vivono in Colombia». E’ lo stesso Emmanuel a confermare la scelta: «Credo che il modo più bello per onorare la memoria di mio fratello sia proprio questa. Dare una mano ai ragazzi in difficoltà nel mio Paese d’origine e offrire loro la possibilità di avere un futuro migliore. Domani sera sarò con mia mamma Norah al teatro della Gioventù per vedere il film sul Ponte Morandi; sarà una nuova occasione per ricordare chi non c’è più e chi invece, come noi, attende giustizia». Eleonora Cairoli spiega che tra i vari progetto da finanziare ce n’è uno “su misura” per una teenager che vive nella zona di Medellin: «E’ una studentessa modello, ma non ha più la famiglia e on avrebbe mai il denaro per scriversi alle scuole superiore. Grazie a questo contributo sarà possibile premiare le sue capacità e la sua forte motivazione. Le daremo una chance nel nome di un ragazzo splendido quale era Henry, che lavorava nella nostra Fondazione».  Italia por Colombia è una fondazione senza scopo di lucro, che ha come obiettivo la raccolta di fondi per finanziare progetti d’assistenza medica e sociale a favore di persone bisognose, in particolare dei bambini della Colombia. «Vogliamo dare un segno di rinascita e di fiducia per le nuove generazioni – conclude Nasini – per questo abbiamo voluto evitare di distribuire i contributi dei nostri associati a pioggia, puntando su progetti e percorsi bel definiti. Questo denaro, che è frutto della grande generosità dei nostri soci di tutta Italia, servirà ad aiutare la crescita di alcuni minori e, nel caso del progetto per la Colombia, ad aiutare bambini nell’istruzione, proseguendo quel sogno e quel progetto avviato da una delle vittime».  La memoria di una tragedia ancora tanto vicina, ma anche un segnale di rinascita puntando sulle nuove generazioni. Sono i due elementi che hanno spinto Ape-Confedilizia Genova a raccogliere in tutta Italia fondi per le vittime del Ponte Morandi e decidere poi di utilizzare il denaro raccolto a favore dei figli minori delle vittime del Morandi. Una scelta fortemente voluta dal presidente di Ape-Confedilizia Genova, Vincenzo Nasini, che è anche vice presidente nazionale.
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Governo, Confedilizia conferma il giudizio sospeso. Timori per il taglio tax expenditures, tra cui la cedolare secca

L’avv. Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale

Anche Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale, si associa alla dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, rispetto al programma del governo appena insediato: «Il discorso del Presidente del Consiglio non consente di esprimere un giudizio compiuto sul programma del nuovo Governo. Attendiamo, quindi, di valutare i concreti provvedimenti che verranno assunti e, se del caso, quelli che verranno omessi. Così come attendiamo di incontrare il Premier in occasione dei previsti confronti con le associazioni di categoria, per ribadirgli la necessità di guardare al settore immobiliare quale strumento per favorire la crescita e non più quale cassa (ormai vuota) dalla quale prelevare denari». Nel merito delle dichiarazioni programmatiche, solo un’annotazione. Il Presidente Conte ha detto che le risorse per evitare l’aumento dell’Iva saranno reperite, fra l’altro, attraverso il ‘riordino’ delle cosiddette tax expenditures. «Sul punto è bene essere chiari: se il mancato aumento di un’imposta venisse finanziato con l’aumento di altre imposte, il nuovo Governo partirebbe con il piede sbagliato» – aggiunge Nasini, ricordando che tra le “tax expenditures” vi sono numerose agevolazioni fiscali che riducono il prelievo per alcuni contribuenti: dalle classiche detrazioni e deduzioni d’imposta, passando per i crediti d’imposta e soprattutto le imposte sostitutive come la cedolare secca sugli affitti.

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Convegno “Casa dolce casa: come difenderti”

Sabato 19 ottobre, alle ore 9.30, si terrà presso la Sala del Consiglio del Comune di Busalla (Piazza Enrico Macciò, 1) il convegno “Casa dolce casa: come difenderti”.
Saranno presenti tutti i consulenti della Valle Scrivia.
L’invito al Convegno e al Dibattito è rivolto a tutta la Cittadinanza.

Ordine del giorno

Apertura dei lavori
Ore 9.30 Saluto alle autorità

Prof. Giovanni Battista Pittaluga (Docente presso l’Università di Genova, Direttivo A.P.E.)
Crisi, tassazione e prezzo degli immobili

Dott. Pietro Suozzo (Delegato Valle Scrivia)
La tutela della proprietà privata

Arch. Roberto Galvani
Come aggiornare il valore della proprietà

Ing. Davide Spinella
Interventi manutentivi e risparmio energetico

Avv. Piermario Gatto e Avv. Enrico Montobbio
Problemariche relative alla ristrutturazione
Quando la proprietà incontra l’Amministrazione Pubblica

Avv. Vincenzo Nasini (Vice Presidente Nazionale ConfEdilizia; Presidente Federazione Ligure Proprietà Edilizia; Presidente A.P.E. ConfEdilizia Genova)
Proprietà, locazione e condominio: problemi e proposte

Avv. Alessandro Costa e Avv. Massimiliano Ricordini
Consegnuenze penali agli abusi edilizi

Avv. Giorgio Fonzi
Il costo e l’inutilità di certe proprietà

Dott. Andrea Bruni Prencipe
Fiscalità, detrazioni e novità normative
Tipologie varie dei contratti di affitto

Interventi del pubblico

Saluti e ringraziamenti

Ore 12.45 Chiusura dei lavori

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Case vacanza, ecco perché il Citra fa flop

Confedilizia: solo il 25% nel Levante si è adeguato. “E’ visto come un doppione e la procedura online è troppo complessa”

Almeno fino a oggi è stato un flop il Codice identificativo per gli appartamenti turistici (Citra), strumento voluto dalla Regione soprattutto su richiesta degli albergatori, per fare emergere dal punto di vista fiscale i vari alloggi turistici affittati attraverso i canali social, come Airbnb, o con il tradizionale metodo delle agenzie immobiliari. L’obbligo di dotarsi del Citra, valido per tutti coloro che affittano un appartamento ammobiliato con contratto transitorio, aveva come scadenza il primo di agosto; ma a tutt’oggi solo meno del 30 per cento dei proprietari e delle agenzie ha adempiuto all’obbligo. Un dato che sarebe ancora più basso nella riviera di Levante: circa il 25 per cento. Una circostanza che ha già suscitato molte polemiche, da parte degli albergatori che si può spiegare con molte ragioni. Come fa notare ad esempio Vincenzo Nasini, presidente Confedilizia provincia di Genova e vice presidente nazionale: “Siamo stati sempre contrari al codice regionale, anche perchè dopo l’introduzione del provvedimento in Liguria, al ministero del Turismo è stata creata una banca dati degli “immobili destinati alle locazioni brevi”, che dovranno dotarsi di un “codice identificativo”. Noi abbiamo informato i nostri associati invitandoli a dotarsi del codice, ma se le cose sono fatte male non ci possiamo fare nulla”.
Anche per Luciano Maggi, responsabile Confedilizia Chiavari non ci si può sorprendere del flop: “E’ vissuto come un doppione e per aderire bisogna seguire una procedura troppo complessa online. Io stesso mi aspettavo che dalla Regione venisse inviato un documento da compilare, salvo scoprire che anche quest’ultima attività è lasciata nelle mani del proprietario. Anche fissare la scadenza in piena estate, il primo agosto, è stato un errore.” Sulla questione c’è stata anche un’interrogazione regionale presentata dal consigliere regionale del levante, il 5 Stelle Fabio Tosi: “Oggi, purtroppo, basta fare una veloce verifica sui siti che trattano questo tipo di offerta (Airbnb o Booking per fare un paio di esempi), per scoprire che moltissimi proprietari di appartamenti non rispettano la legge regionale vigente, che li obbliga a pubblicare il codice identificativo (Citra) inviato dalla Regione. Chiediamo che l’assessore competente intervenga per chiaire se ci sono stati problemi o se sono i proprietari a essere in ritardo con l’inserimento del codice”. A rispondere è stato l’assessore al Turismo, Giovanni Berrino: “Effettivamente il numero degli appartamenti per i quali è stato pubblicato il codice è circa il 30%. Noi però non possiamo efettuare i controlli: questo compito adesso spetta ai Comuni. Il codice Citra (così come il codice Citr per gli alberghi) ha come obiettivi la tutela dei turisti per evitare truffe ai loro danni, il contrasto dell’abusivismo e il garantire la corretta applicazione dell’imposta di soggiorno.”

Edoardo Meoli, Il Secolo XIX

 

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Obbligatorio il codice identificativo regionale

Entro il 1°agosto tutti coloro che affittano gli appartamenti con contratti di breve termine, a cominicare dagli affitti Airbnb, dovranno dotarsi del codice identificativo turistico regionale. Così ha deciso un paio di mesi fa la Regione Liguria, nonostante le proteste dei proprietari. Il ffatto che nel frattempo il governo abbia approvato un paio di settimane fa un codice identificativo nazionale, non ha cambiato le carte in tavola: il Codice identificativo turistico regionale per gli appartamenti (Citra) sarà obbligatorio. Entro questa data i codici dovranno essere pubblicati in occasione delle iniziative di pubblicità, promozione e commercializzazione dell’offerta, comprese le pagine delle piataforme social gestite dai titolari delle strutture ricettive. Vincenzo Nasini, presidente di Ape-Confedilizia Genova e vice presidente Confedilizia nazionale, conferma la contrarietà dei proprietari: “La Confedilizia locale e nazionale è sempre stata contraria all’istituzione di un codice obbligatorio”.

 

Il Secolo XIX, 18/07/2019

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