Governo, Confedilizia conferma il giudizio sospeso. Timori per il taglio tax expenditures, tra cui la cedolare secca
Anche Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale, si associa alla dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, rispetto al programma del governo appena insediato: «Il discorso del Presidente del Consiglio non consente di esprimere un giudizio compiuto sul programma del nuovo Governo. Attendiamo, quindi, di valutare i concreti provvedimenti che verranno assunti e, se del caso, quelli che verranno omessi. Così come attendiamo di incontrare il Premier in occasione dei previsti confronti con le associazioni di categoria, per ribadirgli la necessità di guardare al settore immobiliare quale strumento per favorire la crescita e non più quale cassa (ormai vuota) dalla quale prelevare denari». Nel merito delle dichiarazioni programmatiche, solo un’annotazione. Il Presidente Conte ha detto che le risorse per evitare l’aumento dell’Iva saranno reperite, fra l’altro, attraverso il ‘riordino’ delle cosiddette tax expenditures. «Sul punto è bene essere chiari: se il mancato aumento di un’imposta venisse finanziato con l’aumento di altre imposte, il nuovo Governo partirebbe con il piede sbagliato» – aggiunge Nasini, ricordando che tra le “tax expenditures” vi sono numerose agevolazioni fiscali che riducono il prelievo per alcuni contribuenti: dalle classiche detrazioni e deduzioni d’imposta, passando per i crediti d’imposta e soprattutto le imposte sostitutive come la cedolare secca sugli affitti.
Convegno “Casa dolce casa: come difenderti”
Ordine del giorno
Apertura dei lavori
Ore 9.30 Saluto alle autorità
Prof. Giovanni Battista Pittaluga (Docente presso l’Università di Genova, Direttivo A.P.E.)
Crisi, tassazione e prezzo degli immobili
Dott. Pietro Suozzo (Delegato Valle Scrivia)
La tutela della proprietà privata
Arch. Roberto Galvani
Come aggiornare il valore della proprietà
Ing. Davide Spinella
Interventi manutentivi e risparmio energetico
Avv. Piermario Gatto e Avv. Enrico Montobbio
Problemariche relative alla ristrutturazione
Quando la proprietà incontra l’Amministrazione Pubblica
Avv. Vincenzo Nasini (Vice Presidente Nazionale ConfEdilizia; Presidente Federazione Ligure Proprietà Edilizia; Presidente A.P.E. ConfEdilizia Genova)
Proprietà, locazione e condominio: problemi e proposte
Avv. Alessandro Costa e Avv. Massimiliano Ricordini
Consegnuenze penali agli abusi edilizi
Avv. Giorgio Fonzi
Il costo e l’inutilità di certe proprietà
Dott. Andrea Bruni Prencipe
Fiscalità, detrazioni e novità normative
Tipologie varie dei contratti di affitto
Interventi del pubblico
Saluti e ringraziamenti
Ore 12.45 Chiusura dei lavori
Case vacanza, ecco perché il Citra fa flop
Confedilizia: solo il 25% nel Levante si è adeguato. “E’ visto come un doppione e la procedura online è troppo complessa”
Almeno fino a oggi è stato un flop il Codice identificativo per gli appartamenti turistici (Citra), strumento voluto dalla Regione soprattutto su richiesta degli albergatori, per fare emergere dal punto di vista fiscale i vari alloggi turistici affittati attraverso i canali social, come Airbnb, o con il tradizionale metodo delle agenzie immobiliari. L’obbligo di dotarsi del Citra, valido per tutti coloro che affittano un appartamento ammobiliato con contratto transitorio, aveva come scadenza il primo di agosto; ma a tutt’oggi solo meno del 30 per cento dei proprietari e delle agenzie ha adempiuto all’obbligo. Un dato che sarebe ancora più basso nella riviera di Levante: circa il 25 per cento. Una circostanza che ha già suscitato molte polemiche, da parte degli albergatori che si può spiegare con molte ragioni. Come fa notare ad esempio Vincenzo Nasini, presidente Confedilizia provincia di Genova e vice presidente nazionale: “Siamo stati sempre contrari al codice regionale, anche perchè dopo l’introduzione del provvedimento in Liguria, al ministero del Turismo è stata creata una banca dati degli “immobili destinati alle locazioni brevi”, che dovranno dotarsi di un “codice identificativo”. Noi abbiamo informato i nostri associati invitandoli a dotarsi del codice, ma se le cose sono fatte male non ci possiamo fare nulla”.
Anche per Luciano Maggi, responsabile Confedilizia Chiavari non ci si può sorprendere del flop: “E’ vissuto come un doppione e per aderire bisogna seguire una procedura troppo complessa online. Io stesso mi aspettavo che dalla Regione venisse inviato un documento da compilare, salvo scoprire che anche quest’ultima attività è lasciata nelle mani del proprietario. Anche fissare la scadenza in piena estate, il primo agosto, è stato un errore.” Sulla questione c’è stata anche un’interrogazione regionale presentata dal consigliere regionale del levante, il 5 Stelle Fabio Tosi: “Oggi, purtroppo, basta fare una veloce verifica sui siti che trattano questo tipo di offerta (Airbnb o Booking per fare un paio di esempi), per scoprire che moltissimi proprietari di appartamenti non rispettano la legge regionale vigente, che li obbliga a pubblicare il codice identificativo (Citra) inviato dalla Regione. Chiediamo che l’assessore competente intervenga per chiaire se ci sono stati problemi o se sono i proprietari a essere in ritardo con l’inserimento del codice”. A rispondere è stato l’assessore al Turismo, Giovanni Berrino: “Effettivamente il numero degli appartamenti per i quali è stato pubblicato il codice è circa il 30%. Noi però non possiamo efettuare i controlli: questo compito adesso spetta ai Comuni. Il codice Citra (così come il codice Citr per gli alberghi) ha come obiettivi la tutela dei turisti per evitare truffe ai loro danni, il contrasto dell’abusivismo e il garantire la corretta applicazione dell’imposta di soggiorno.”
Edoardo Meoli, Il Secolo XIX
Obbligatorio il codice identificativo regionale
Entro il 1°agosto tutti coloro che affittano gli appartamenti con contratti di breve termine, a cominicare dagli affitti Airbnb, dovranno dotarsi del codice identificativo turistico regionale. Così ha deciso un paio di mesi fa la Regione Liguria, nonostante le proteste dei proprietari. Il ffatto che nel frattempo il governo abbia approvato un paio di settimane fa un codice identificativo nazionale, non ha cambiato le carte in tavola: il Codice identificativo turistico regionale per gli appartamenti (Citra) sarà obbligatorio. Entro questa data i codici dovranno essere pubblicati in occasione delle iniziative di pubblicità, promozione e commercializzazione dell’offerta, comprese le pagine delle piataforme social gestite dai titolari delle strutture ricettive. Vincenzo Nasini, presidente di Ape-Confedilizia Genova e vice presidente Confedilizia nazionale, conferma la contrarietà dei proprietari: “La Confedilizia locale e nazionale è sempre stata contraria all’istituzione di un codice obbligatorio”.
Il Secolo XIX, 18/07/2019