Written by APE Genova

CONFEDILIZIA: ALLEANZA INQUILINI PROPRIETARI CONTRO LA CRISI. IL CASO GENOVA. RIFINANZIARE IL FONDO DI SOSTEGNO, RIDURRE L’IMU

Confedilizia si dice d’accordo con il Sunia, il sindacato degli inquilini, che ha elaborato proposte ragionevoli, non contrapponendo proprietari e inquilini. Su punto si registra la dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: «Le misure indicate dal Sunia per affrontare le conseguenze sugli affitti del Coronavirus vanno nella giusta direzione e sono ben più ragionevoli di certe proposte formulate in Parlamento, come l’estensione sino a fine anno del già dannoso e demagogico blocco degli sfratti esistente. Per assorbire i contraccolpi della crisi, proprietari e inquilini vanno tutelati allo stesso modo. Bene, dunque, la proposta di un rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto e ottima l’idea di assegnare direttamente ai locatori i contributi, con procedure semplificate e senza orpelli burocratici». Evidenziando la situazione critica in cui si trova Genova, dove la crisi di liquidità sta colpendo duramente tutti, Vincenzo Nasini, presidente Confedilizia Genova e vice presidente nazionale aggiunge: «Altrettanto di buon senso è il suggerimento volto a disporre riduzioni dell’Imu anche attraverso sistemi incentivanti nei confronti degli accordi fra le parti per rimodulare il rapporto di locazione (mentre siamo al punto che ancora non si riesce a eliminare completamente la tassazione dei canoni non percepiti…). I problemi dell’affitto – nel settore abitativo così come in quello commerciale – non si risolvono scaricando i problemi degli inquilini sui proprietari, ma favorendo il salvataggio dei rapporti in essere, a beneficio di tutti». Inoltre, per un segnale di fiducia in prospettiva andrebbe ripristinata ed ampliata la cedolare secca per i negozi scaduta a fine 2019. «Sono interventi minimi ed urgenti. Ci aspettiamo che il Governo li adotti» – conclude Nasini.

 

Parlano di noi:
La Voce del Tigullio: https://www.vocetigullio.com/liguria/economia/crisi-anche-a-levante-alleanza-proprietari-inquilini-7255.aspx
Telenord: https://telenord.it/coronavirus-l-alleanza-fra-proprietari-e-inquilini-per-far-fronte-alla-crisi
Radio Aldebaran: https://www.radioaldebaran.it/proprietari-e-inquilini-come-tutelarli-allo-stesso-modo/151715
La Voce di Genova: http://www.lavocedigenova.it/2020/04/06/leggi-notizia/argomenti/cronaca-5/articolo/emergenza-coronavirus-confedilizia-accordi-con-il-sindacato-inquilini.html

Written by APE Genova

Convenzione nazionale per i lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19

Confedilizia ha contribuito alla definizione della convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga, previsti dal decreto-legge “Cura Italia”  rispetto al momento di pagamento dell’Inps.

Al link che segue è disponibile il comunicato stampa diffuso dall’Abi, capofila dell’accordo, e tutta la documentazione ufficiale:

https://www.abi.it/Pagine/news/AccordoABIpartisocialianticipoCig.aspx

Written by APE Genova

Coronavirus e condominio: vademecum Confedilizia

Attività degli amministratori di condominio

Tra i codici Ateco relativi alle attività non sospese dal d.p.c.m. del 22 marzo (e successive modifiche) è assente il numero 68.32.0, relativo ad “amministrazione di condomini e gestione di immobili per conto terzi”. Peraltro, il testo del provvedimento dispone che non siano sospese le attività professionali. Il combinato (e confuso) disposto delle due previsioni porta a prudenzialmente ritenere sospesa l’attività degli amministratori condominiali, ferma restando la possibilità di svolgere a distanza almeno una parte delle relative incombenze.

Successivamente all’emanazione del d.p.c.m. del 22 marzo, sul sito Internet del Governo è stata inserita la seguente domanda con risposta:

“Domanda: Le attività professionali, come per esempio quella di amministratore di condominio, devono essere sospese se svolte nella forma di impresa?

Risposta: Tutte le attività professionali, a prescindere dalla forma con cui vengono svolte, sono espressamente consentite. Inoltre, l’articolo 1, lett. c) del Dpcm del 22 marzo 2020 prevede che qualsiasi attività, anche se sospesa, può continuare ad essere esercitata se organizzata in modalità a distanza o lavoro agile (circostanza applicabile anche alle amministrazioni condominiali, fatta eccezione per le assemblee di condominio, per le quali si può consultare l’apposita Faq)”.

Trattandosi di risposta ufficiale, pur evidentemente in contraddizione con la non inclusione, fra le attività consentite, del codice Ateco relativo all’attività degli amministratori di condominio, si evidenzia come la stessa permetta di considerare possibile lo svolgimento dell’attività in questione. Ciò – da quanto emerge da alcune segnalazioni dal territorio – non trova però rispondenza in caso di controlli su strada, dove si richiede che il codice Ateco dell’attività esercitata sia presente nell’elenco allegato al d.p.c.m. del 22 marzo e successive modifiche.

Partecipazione all’assemblea in videoconferenza

Con un’apposita Faq il Governo ha precisato che “le assemblee condominiali sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere”.

Sul punto si segnala che nessuna norma disciplina la partecipazione di uno o più condòmini all’assemblea condominiale a distanza. Tuttavia, in analogia con quanto previsto in tema di società di capitali dall’art. 2370 c.c. (“Lo statuto può consentire l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione”), ciò può essere ritenuto possibile ove previsto nel regolamento di condominio e sempreché si garantisca agli interessati la possibilità di intervenire nel corso della discussione. E’ dubbio, invece, lo svolgimento della riunione di condominio esclusivamente tramite questo mezzo. In senso negativo depone un indirizzo giurisprudenziale secondo cui l’assemblea deve essere sempre convocata in luogo “fisicamente” idoneo a consentire a tutti i condòmini di parteciparvi (Cass. sent. n. 14461 del 22.12.1999).

Attività non sospese

Tra le attività non sospese vi sono quelle delle imprese di pulizia e di altre varie professionalità che servono anche per la manutenzione degli impianti negli stabili.

Misure igienico-sanitarie in condominio

In tema di misure igienico-sanitarie in condominio, si fa presente la necessità, nell’ottica di contenimento del contagio, di rispettare le misure di cui all’allegato 1 del d.p.c.m. dell’8 marzo, anche dando apposite istruzioni a coloro che svolgono le pulizie nello stabile (portiere, pulitore, impresa di pulizie ecc.).

Di seguito si riporta l’elenco delle misure anzidette, che è opportuno sia affisso in luoghi visibili in condominio:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

A titolo di esempio, costituisce applicazione di tali indicazioni utilizzare l’ascensore dello stabile una persona alla volta e pulire con soluzione alcolica, più volte nell’arco della giornata, la pulsantiera e le maniglie.

Portieri e altri dipendenti del condominio

Si ritiene che l’attuale quadro normativo non comporti la sospensione del lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati, tra i quali i portieri e gli addetti alle pulizie. Ciò, sulla base dell’inserimento fra i codici esclusi dalla sospensione del numero 97.

In generale, anche per il settore considerato, vi è la necessità di: incentivare “le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva”; assumere “protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento”, adottare “strumenti di protezione individuale”; incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.

Per far fronte a eventuali sospensioni del servizio o a riduzioni di orario, si possono poi utilizzare vari ammortizzatori sociali, previsti in occasione del decreto Cura Italia: accesso alla Cassa integrazione in deroga e permessi vari.

Dal 17 marzo, poi, non si può procedere al licenziamento del proprio dipendente per giustificato motivo oggettivo (tipico è il caso – nel comparto dei dipendenti da proprietari di fabbricati – del licenziamento per soppressione del servizio), essendo ciò espressamente escluso dall’art. 46 del decreto anzidetto.

Ove possibile e con riguardo al più ampio perimetro di applicazione del Ccnl per i dipendenti da proprietari di fabbricati – ci si riferisce, ad esempio, al profilo C) del Ccnl anzidetto: quadri ed impiegati – si segnala anche l’esigenza di massimizzare l’utilizzo delle “modalità di lavoro agile” (sostanzialmente, l’attività svolta dal lavoratore nel proprio domicilio).

I dipendenti in servizio nel mese di marzo avranno poi diritto al bonus di 100 euro.

Si ricorda, infine, che ai dipendenti dovranno essere fornite le informazioni sulla natura del virus e sulle precauzioni minime da adottare. In tal senso si segnala che il Ministero della Salute ha predisposto sul suo sito un decalogo e un opuscolo informativo liberamente scaricabili.

 

Per questioni tributarie (sospensione adempimenti ecc.) si veda l’apposito Focus

ATTENZIONE: le indicazioni del presente vademecum sono state elaborate sulla base della normativa statale. Si raccomanda di verificare la presenza di eventuali diverse disposizioni regionali o comunali.

Superbonus 110 imprese a rischio danni ai proprietari per APE Confedilizia Genova
Written by APE Genova

Coronavirus: Confedilizia: “Su immobili garantire interventi urgenti”

“Confedilizia auspica che il decreto del presidente del Consiglio in corso di elaborazione contenga, al di là della puntuale indicazione delle singolo attività economiche escluse dal blocco, una sorta di clausola di salvaguardia che consenta l’effettuazione di intervento che abbiano carattere di urgenza”. Così in una nota Confedilizia.

Il problema, spiega Confedilizia, “si pone in particolare per gli immobili, sia in condominio sia singoli, che ogni giorno possono necessitare di riparazione nella loro struttura come nei relativi impianti (elettrici, termici, di ascensore, ecc.). Si tratta di una sollecitazione che giunge con forza dalle associazioni territoriali Confedilizia di tutta Italia e dalle migliaia di amministratori condominiali che alle stesse fanno riferimento.

“Il periodo di interruzione delle attività, se confermato sino al 3 aprile, non è breve. Occorre che il nuovo provvedimento del Governo sia tale da salvaguardare la salute dei cittadini ma, al contempo, da tranquillizzarli circa la possibilità di vedere risolti problemi, anche grevi, che potrebbero crearsi di qui alla fine del blocco”.

AdnKronos
22/03/2020

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