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Le assemblee condominiali si svolgeranno senza green pass

Restano, mascherine, distanziamento e guanti se si toccano i documenti

Non c’è stata una risposta del ministero della Salute a Confedilizia, ma l’interpretazione che la maggiore associazione dei proprietari immobiliari del Paese, che a Genova e provincia conta su molti iscritti ad Ape Confedilizia, non lascia dubbi: per le assemblee condominiali non è richiesto ai partecipanti di possedere il green pass e ovviamente non c’è alcun obbligo di controllo per il presidente dell’assemblea condominiale o per l’amministratore di condominio.

Ape Confedilizia Genova, presieduta da Vincenzo Nasini, ricorda, altresì, che restano in vigore le regole sanitarie che hanno caratterizzato lo svolgimento delle assemblee condominiali negli ultimi mesi: l’uso dei dispositivi di protezione individuali (mascherina e guanti in caso di manipolazione documenti) e il distanziamento fisico.

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Il Secolo XIX 30/08/2021: Condomini, il rebus carta verde

Confedilizia ha ricevuto la risposta del Ministero: “Per le assemblee il lasciapassare non serve”. Bastano mascherine e distanziamento, ma attenzione alle responsabilità.

Su Il Secolo XIX viene citato il vicepresidente di Confedilizia Vincenzo Nasini dove spiega come in associazione arrivino numerose richieste di chiarimenti in merito al rebus della carta verde.

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Assemblee condominiali con green pass?

Ci si chiede se l’amministratore di un condominio posso (o debba) prescrivere che i condomini partecipino ad un’assemblea condominiale solo se muniti di green pass. 

La risposta è negativa. Né può, né deve. Obbligati ad essere muniti di green pass sono solo i componenti delle assemblee che si tengono nei locali di cui all’art, 3 del DL 23 luglio 2021, n. 105 (centri culturali, centri sociali e ricreativi etc.). Tutto questo, naturalmente, in presenza di regolamento condominiale che nulla preveda in proposito. Ed in mancanza, altresì, di apposita norma di legge. È da aggiungersi che l’obbligo potrebbe evidentemente essere inserito nel regolamento condominiale, ma la prescrizione relativa dovrebbe essere stata approvata all’unanimità.

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CONFEDILIZIA: 500 GIORNI DI BLOCCO SFRATTI, C’ERA UNA VOLTA IL DIRITTO DI PROPRIETÀ

Genova tra le città italiane più danneggiate

Cinquecento giorni di blocco sfratti, cinquecento giorni di violazione del diritto (costituzionale) di proprietà da parte dello stesso Stato che dovrebbe garantirlo. Risale infatti al 17 marzo 2020 l’entrata in vigore del primo dei diversi provvedimenti di sospensione delle esecuzioni di rilascio, varati sia sotto il Governo Conte 2 sia durante l’Esecutivo Draghi.

«Le ferie e le vacanze, nonché le vittorie agli europei e alle olimpiadi delle quali si sono fatti belli i nostri politici, non fanno dimenticare che questo governo come i due Conte hanno violato reiteratamente la costituzione a danno della proprietà per regalare soldi agli sfaccendati del reddito di cittadinanza… A Genova e in provincia sono centinaia le famiglie in difficoltà a causa di queste norme incostituzionali. Si tratta spesso di pensionati e persone fragili, che hanno nel reddito da affitto un sostentamento» dice Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova.

Come noto, il blocco sfratti è stato recentemente prorogato:

  • al 30 settembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020;
  • al 31 dicembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dall’1 ottobre 2020 al 30 giugno 2021.

Formalmente, si è sbloccata la parte rimanente delle esecuzioni. Di fatto, però, non viene svolto alcun rilascio. Perché le ordinarie prassi dei procedimenti giudiziari contengono estesissime tutele per gli inquilini. Generalmente, infatti, la forza pubblica viene concessa solo dopo diversi infruttuosi accessi da parte degli ufficiali giudiziari, tutti a distanza di mesi l’uno dall’altro. Ma anche perché il lungo blocco ha ovviamente portato all’accumulo dei procedimenti.

«Il blocco sfratti? Un colpo alla mobilità del lavoro?»

In più, in diversi Comuni sono iniziati rituali vari – con la partecipazione di diverse autorità pubbliche – per dilatare ulteriormente i tempi. Sta di fatto che quasi ovunque non sono partiti neppure gli accessi. Peraltro, l’ultimo intervento legislativo (decreto “Sostegni”) ha comportato la proroga persino delle esecuzioni riguardanti mancati pagamenti dei canoni. Cosa che nulla ha a che fare con il Covid. Tale aspetto – insieme, fra gli altri, all’impossibilità di distinguere le singole situazioni concrete, mettendo a raffronto le esigenze del proprietario e quelle dell’occupante – è uno dei motivi che hanno indotto diversi Tribunali a segnalare alla Corte Costituzionale la possibile illegittimità della normativa. Dubbio, peraltro, già espresso dalla Consulta per un’altra disposizione di sospensione delle esecuzioni.

«Il blocco degli sfratti – ha dichiarato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – ha lasciato migliaia di famiglie senza reddito, senza la disponibilità del loro immobile e, ciononostante, persino costrette a sopportarne le spese. A partire da quelle condominiali, salvo il piccolo sollievo della cancellazione dell’Imu 2021. È, inoltre, un incentivo alla deresponsabilizzazione delle autorità pubbliche, che sarebbero chiamate a risolvere i problemi che il blocco scarica invece sui proprietari privati, persone fisiche e imprese. Ogni giorno in più di permanenza della sospensione è una ferita inferta all’affitto, ai futuri inquilini (specie i meno abbienti), alla mobilità del lavoro, all’economia tutta. Come è possibile che non lo si comprenda (o si finga di non comprenderlo)? È assurdo».

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APE Confedilizia: così l’esonero dell’Imu per il 2021

Il Secolo XIX riporta come ci sia anche lo zampino di APE Confedilizia per la recente modifica al dedreto Sostegni bis, approvata in sede di conversione di legge, che prevede l’esonero dell’Imu per gli immobili con convalida di sfratto per morosità.

L’esonero riguarda l’intera annualità del 2021.

Di seguito l’intero articolo comparso oggi sul quotidiano:

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L’Associazione riceve solo su appuntamento lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13.00, per richieste e prenotazioni potete scrivere una mail a info@apegeconfedilizia.org o chiamare allo 010 565768 | 010 565 149


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