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La bozza della proposta di legge in materia di affitti brevi con finalità turistiche

Il 30 maggio l’Ufficio legislativo del Ministero del Turismo ha inviato alle Associazioni di categoria interessate la bozza della proposta di legge in materia di locazioni brevi con finalità turistiche che, nelle dichiarate intenzioni del Ministro Santanchè, vuole fornire “una disciplina uniforme a livello nazionale volta a fronteggiare il rischio di un turismo sovradimensionato rispetto alle potenzialità ricettive locali, a salvaguardare la residenzialità dei centri storici ed impedirne lo spopolamento.”

affitti brevi finalità turismo APE Confedilizia Genova riforma fiscaleDi maggior interesse i contenuti degli articoli 3 e 4 della proposta di legge che prevedono un unico Codice Identificativo Nazionale (CIN) in sostituzione dei vari Codici Identificativi Regionali (CIR) e l’introduzione della durata minima di due notti, a pena di nullità del contratto di locazione breve per finalità turistica. Durata minima obbligatoria prevista – ad eccezione dell’ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare composto da almeno un genitore e tre figli – per gli immobili siti nei centri storici delle città metropolitane e rimessa alla scelta dei Comuni in una serie di altri centri.

Le 13 associazioni di categoria (Confedilizia, Fiaip, Prolocatur, Confassociazioni RE, PMI, Rescasa Lombardia, Host + Host, Host Italia, Bre-VE, Myguestfriend, OspitaMI, Abbav e F.A.R.E) coinvolte dal Ministro Santanchè nell’incontro del 23 marzo scorso, dove sono state presentate congiuntamente 5 proposte condivise, accolgono con favore la previsione di un unico codice identificativo nazionale in sostituzione dei vari codici identificativi regionali, pur rilevando che sarebbe necessario eliminare anche altre comunicazioni in essere. Esprimono, invece, forte contrarietà nei confronti dell’introduzione del divieto per il proprietario dell’immobile o per il suo gestore professionale di darlo in locazione per una sola notte, considerandola, a tutti gli effetti, una norma discriminatoria, liberticida e con profili di dubbia costituzionalità, che alimenterà forme di evasione fiscale e di illegalità varie. Il tutto, peraltro, con un arcobaleno di discipline in funzione del Comune di ubicazione dell’immobile, che produrrà un caos indescrivibile.

Si tratta di una proposta di legge che contiene alcuni elementi apprezzabili in accoglimento di una parte delle nostre istanze, su tutti la volontà di uniformare gli adempimenti prevedendo un unico codice identificativo Nazionale commentano all’unisono i rappresentanti delle 13 associazioni di categoria ma che, nello stesso tempo, presenta, sia tecnicamente che nel merito, diversi aspetti su cui riteniamo indispensabile intervenire prioritariamente eliminando la previsione di insensati limiti temporali alla libertà di affittare liberamente il proprio immobile acquistato spesso e volentieri con i risparmi accumulati in anni e anni di sacrifici”.

Nei prossimi giorni presenteremo un documento dettagliando le nostre osservazioni – concludono i rappresentanti delle associazioniconfermando la massima disponibilità, oltre che l’opportunità, a presentarle al prossimo incontro che il Ministro Santanché si è detta intenzionata ad organizzare con l’auspicata convinzione che possano essere integralmente recepite”.

_dal sito di Confedilizia Nazionale

caro affitti passa la mozione APE Confedilizia Genova agevolazioni fiscali
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Caro affitti: rafforzare contratti concordati

ANSA riporta l’ok dell’Aula della Camera alla mozione contro il caro affitti.

Via libera alla mozione del centrodestra contro il caro affitti delle case per gli studenti universitari: tra gli impegni che si chiedono al governo quello di adottare tutte le iniziative necessarie e nel più breve tempo possibile per evitare l’aumento dei canoni di affitto e incrementare la disponibilità di alloggi per studenti universitari fuori sede.

Sono state approvate anche alcune parti delle mozioni presentate dalle opposizioni, in alcuni casi successivamente alle riformulazioni
proposte.

“La mozione di maggioranza approvata alla Camera sulla questione degli affitti agli studenti può essere il punto di partenza per iniziare ad affrontare in modo non ideologico questo importante tema. Oltre alle iniziative messe in atto dal Ministro Bernini, auspichiamo che venga dato seguito – in particolare – a uno degli impegni opportunamente previsti dalla mozione, che è in linea con quanto Confedilizia aveva proposto sin dall’avvio del dibattito partito dalla manifestazione delle tende: quello a rafforzare i contratti di locazione ‘concordati’, a canone calmierato, utilizzando la leva fiscale (cedolare secca e Imu)”

Afferma così Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia nazionale.

Comvegno tema affitti brevi APE Confedilizia Spaziani Testa Nasini intervento maggio 2023
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Qualche pillola dal convegno Confedilizia sul tema degli “Affitti Brevi” di ieri

Gli interventi di Sartori, Spaziani Testa e Nasini. Pubblico delle grandi occasioni.

Si è svolto in una sala convegni particolarmente affollata il convegno organizzato da Ape Confedilizia sul tema degli “Affitti brevi”. Il tema decisamente attuale e la presenza tra gli altri del presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, dell’assessore al Turismo Regione Liguria Augusto Sartori, del direttore territoriale Bper Luigi Zanti e per Ape Confedilizia il presidente Vincenzo Nasini, Cinzia Ameri, Venanzio Mantero, Maurizio Pucci, ha attirato l’attenzione di molti per il convegno svoltosi nella sede Bper Banca in via Cassa di Risparmio 15 a Genova.

Comvegno tema affitti brevi APE Confedilizia sala maggio 2023

Nel corso del suo intervento Spaziani Testa ha toccato l’argomento delle proteste studentesche:

«Bisogna dire di no alla criminalizzazione dei proprietari, cosa che è invece avvenuta di recente. In realtà se esiste la necessità favorire accesso abitazione la strada da perseguire è quella degli incentivi, partendo dall’eliminazione dell’Imu che è una patrimoniale e può essere una leva per incentivare ad affittare».

Poi sul tema degli affitti brevi:

«Il Governo potrebbe fare qualora desiderasse favorire una riduzione del numero di appartamenti destinati alla locazione breve (che – peraltro – non è solo turistica, soddisfacendo molte altre esigenze abitative di natura temporanea, riguardanti lavoratori, studenti, persone che assistono familiari ricoverati) a vantaggio dell’affitto di lunga durata: incentivare l’attività “gradita” anziché vietare o limitare quella ritenuta troppo estesa» – ha aggiunto il presidente di Confedilizia.

Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova e vicepresidente nazionale è intervenuto di ritorno da Roma dove è stato audito dalla Commissione Giustizia della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame di alcune proposte di legge in materia di occupazione arbitraria di immobili.

«Ho espresso soddisfazione per la scelta del Parlamento di affrontare una questione così importante e grave. L’audizione parlamentare ha fornito alla Confedilizia l’occasione per ribadire il proprio apprezzamento nei confronti della decisione del Parlamento e del Governo – formalizzata con l’ultima legge di bilancio – di eliminare la tassazione patrimoniale, tramite l’Imu, sugli immobili abusivamente occupati».

L’assessore Augusto Sartori, ancora sul tema degli affitti brevi a ricordato che

«La Liguria è stata la prima che ha disciplinato le locazioni brevi. Dal 2019 è stato introdotto il Codice identificativo turistico regionale (Citra) che ha consentito di registrare nella banca dati regionale 30 mila situazioni con una significativa emersione del sommerso. Il numero di posti letto offerti  è di circa 130 mila a fronte del numero dei posti letto delle strutture ricettive, che attualmente è attestato a 150 mila. Considero positiva l’iniziativa del Ministero del Turismo che su mia proposta, in collaborazione con le Regioni, sta costituendo la Banca Dati Nazionale delle strutture ricettive e delle locazioni brevi e che predisporrà entro l’estate una norma specifica che tratterà il fenomeno a tutto tondo».

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